domenica 15 marzo 2015

La pigrizia

Ieri sera mi è stato velatamente fatto capire che sarei pigro... Pfff, pigro io, ma figuriamoci.
Per confutare questa ipotesi, mi toccherà parafrasare una famosissima filastrocca che già mi metteva gli incubi quand'ero fanciullo, figuriamoci ora.

La pigrizia andò al mercato - Ma chi diavolo va ancora al giorno d'oggi al mercato? Da bravo Milanese io me ne vado al supermercato, anzi, vi dirò di più, io faccio la spesa online con l'Esselunga...
Ed un cavolo comprò - Ma per favore, mai comprato nè mangiato un cavolo in vita mia, e poi le crucifere non fanno che aggravare il mio lievissimo problema di meteorismo intestinale.
Mezzogiorno era suonato - Adesso salta fuori che a Milano si sentono ancora le campane che segnano le ore. Maddai! Io l'orario lo guardo sull'iPhone.
Quando a casa ritornò - Già che suon fuori, per qual motivo dovrei rientrare a casa? Casa nostra non ha nemmeno l'ascensore... Sbattone!
Prese l'acqua - Bevo solo birra o vino, e poi l'acqua, se mai, la prende mia moglie, se si tratta di cucinare!
Accese il fuoco - Se vabbeh, ciao, poi mi metto anche ad incidere rupestramente i muri di casa e dipingere scene di caccia.
Si sedette e riposò - Ecco, forse qui è il massimo che posso concedere a questa insulsa filastrocca.
E così a poco a poco anche il sole tramontò - Sì, certo, perché il pomeriggio dura 2 ore. Siamo a Milano, mica in Esquimonia!
Così persa ormai la lena - Eeeeeeeeeeeeh???
Sola al buio ella restò - 'azz, pure morosa AEM questa pigrizia...
Ed a letto senza cena la meschina se ne andò - Certo, non riesco a mangiare un cavolo e quindi me ne vado a letto? Minimo me ne vado a fare un happy-hour, e comunque, extrema ratio, rimane sempre un sontuoso Angry Whopper menù chez Burger King...

Buona vita a tutti.

sabato 14 marzo 2015

Il Mal d'Africa esiste, c'ho le prove!

Ecco, diciamo che la soglia delle tre uscite mica l'ho superata, anche questa volta... Siamo ormai nel 2015 e le cose sono cambiate, non so se in meglio o in peggio, ma sono cambiate.
Sono cambiate perché in mezzo c'è stata l'Africa; e chiccazzo se la può dimenticare l'Africa? Il Mal d'Africa esiste, ne ho le prove, io ce l'ho! Si tratta di sensazione per la quale dal momento in cui metti piede nel Continente Nero poi non te ne vorresti mai più andare e qualsiasi cosa tu ti sia lasciata alle spalle, francamente... fregacazzi, ma proprio per niente! Poi ad un certo punto ti tocca tornare... Ecco, da quel momento in avanti aspetti solo il momento di poterci tornare e tutto sommato ti rendi conto che la tua vita è veramente cambiata, non sai ancora se in meglio o in peggio, ma più che probabilmente in meglio. Vuoi saperne di più, ti interessi, i libri che leggi se non hanno un retrogusto di quei colori che hai visto e di quei sapori che hai gustato non ti interessano più di tanto, i fumetti sempre amati ormai non hanno più senso se non c'è almeno una cazzo di giraffa in una di quelle 120 pagine su cui getti gli occhi. Ascolti solo musica Zulu. Quando scendi coi cani speri sempre di vedere un'impala dietro l'angolo perchè, daicazzo, lì ad ogni angolo ce ne era una mandria, perchè qui no? Poi dopo un po' passa.  La vita ricomincia a scorrere come prima della tua partenza. Ricominci a stressarti più o meno a ragion veduta. Lavori. Vivi. Però hai sempre quel sottofondo per nulla fastidioso che ti dice "Tanto prima o poi ci torno, e voi tutti a quel punto potrete veramente baciarmi definitivamente il culo!"
Ecco forse è questa la sensazione migliore che mi ha lasciato dentro l'Africa: c'è sempre un'altra possibilità di viverla, e molto meglio, questa fottuta vita che bene o male ci tocca gestire.

Buona vita (e buona Africa) a tutti.