lunedì 6 ottobre 2014

Prima uscita stagionale

Oggi sono andato a correre.
Ad un certo punto credevo di morire... Ma morire sul serio, schiantarmi lì, per terra, sull'asfalto puzzolente di Milano. Senza che ovviamente nessuno se ne accorgesse, come è giusto in una metropoli come la mia città... ( si sente l'ironia e il sarcasmo???). Cosa mi sarà poi venuto in mente di andare a correre dietro viale Padova, tra le altre cose, solo dio lo sa (ho scritto dio in minuscolo, dio non esiste, sono ateo). Poi ho smesso di correre per un attimo e mi sono ripreso. E stata una bella sensazione. Ero ancora vivo e riuscivo a respirare. A quel punto il ginocchio ha cominciato a fare un po' meno male ed io mi sentivo sempre un pochettino meglio. Credo di aver perso circa 1 litro e mezzo di sudore, ed in mezzo a questo sudore tante tossine e anche il mal di testa che avevo dalla mattina presto. Credo che correre faccia bene. Anzi, preciso: correre fa bene all'apparato cardio-circolatorio; per quanto riguarda l'apparato muscolo-scheletrico (articolazione comprese, anzi, soprattutto quelle...), correre è una vera merda. Ti fa male in ogni dove, ogni passo le ginocchia tirano bestemmie, i muscoli son dolenti e tu vorresti essere da qualche altra parte. Tipo sul divano a vedere altri che fanno sport un po' meglio di te in TV. Però correre fa bene al morale, di questo sono assolutamente certo. E tutto sommato anche quelle endorfine di cui si parla tanto probabilmente ad un certo punto fanno anche il loro dovere.
Comunque oggi circa mezz'oretta di corsa attorno ai vari isolati della zona 3 di Milano, con l'unico parco dove avrebbe avuto un senso correre chiuso fino alle 17 o qualcosa del genere. Ma secondo voi io devo chiamare prima per andare a correre al parco? Quindi alle tre del pomeriggio me ne ero già tornato a casa. Passando però prima a prendere uno dei tanti fumetti che leggo ultimamente. E lì la meraviglia: l'edicolante (sarà stato il marito/compagno/amante della titolare che vedo di solito???) in preda ai fumi del fumo, con un sontuoso odor di ganja che usciva dal bugigattolo in cui era rintanato. Un professionista, veramente. Mi si è aperto il cuore. E per poco mi schianto di nuovo a terra a causa della boccata a polmoni dilatati che ho dato. Ma è stato un bel rientro. Soprattutto quando poi a casa, mentre facevo stretching sul pavimento, Fiona, la nostra setterina inglese, ha cercato di leccarmi via dalla faccia quel litro e mezzo di sudore di cui si parlava prima. I cani hanno veramente un gusto dell'orrido che fa spavento. Contenti loro.
Tra poco ci si prepara per andare al lavoro, con l'idea di tornare a correre anche nei prossimi giorni. Se riesco a sfondare la soglia psicologica della tre uscite consecutive, è fatta, cazzo! La mia carriera come ultra-maratoneta non poteva nascere sotto migliori auspici. Adesso vado a mangiarmi mezzo chilo di Häagend-Dazs per cercare di tirare un po' su il livello di tossine che oggi è paurosamente crollato...
Buona vita a tutti.

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